Pubblichiamo il racconto della giornata insieme ad alcune fotografie.
Buona lettura e visione
Domenica mattina appuntamento come sempre davanti alla chiesa di San Giuseppe per condividere insieme ad alcuni amici un escursione, rinviata per ben due volte, sul Monte Sabotino.
L’escursione era stata concordata con alcuni amici di Gorizia che durante una chiacchierata ci avevano fatto sapere che proprio sopra Gorizia c’è questo luogo che negli ultimi anni si è rinomato creando una struttura di accoglienza all’interno di un parco naturale.
Perciò viene inserita nella programmazione delle uscite del 2018 anche perché ricorre il centenario della fine della seconda guerra mondiale, toccando con mano e farci raccontare i luoghi in cui tanti nostri compatrioti hanno vissuto e spesso sono morti per un idea di nazione e di civiltà.
Il monte Sabotino in provincia di Gorizia è un monte, alto poco più di 600 metri, sede di aspre battaglie durante la Grande Guerra, venne traforato da parte a parte per la realizzazione di un articolato sistema di gallerie. Dopo la seconda Guerra Mondiale diviene zona critica di confine tra Italia e Jugoslavia e come tale ne viene vietato l’accesso. L’escursione che abbiamo fatto è solo una delle moltissime possibilità che si aprono grazie alle numerose mulattiere, strade, sentieri, fortificazione, trincee, luoghi storici tra i più importanti ed interessanti della zona.
Ore 08:45 partiamo, manca qualcuno, ma ci raggiungerà, siamo ben cinque macchine stracariche, dopo poco più di un’ora siamo al punto concordato, nel parcheggio del Rifugio del Parco della Pace, dove ci sono altri della nostra compagnia che ci aspettano.
Parcheggiate le macchine alcuni minuti di preparazione (scarponi, zaini, bastoni, ecc.) veniamo richiamati da Paolo a formare un cerchio, un segno di croce, una preghiera, breve descrizione del percorso e si parte.
Ci si incammina verso un comodo sterrato che seguiamo sino ad incrociare la strada militare che sale da S. Mauro. Si sale velocemente su terreno comodo e dopo poco alle rovine dell’eremo di San Valentino, da qui un panorama mozzafiato, si vede benissimo la costa slovena, la costa italiana e in mezzo quasi come un lago calmo l’adriatico, Monfalcone e più vicino l’Isonzo, Gorizia e Nova Gorica. Ma spaziando a 360° ci accorgiamo che le montagne friulane da quest’angolatura sono particolarmente affascinanti così come una grande struttura che è il Santuario Mariano del Monte Santo.
A questo punto dopo essermi guardato intorno e constatato, apprezzato, meravigliato, che eravamo in tanti, totalmente disomogenei, coppie di una certa età, coppie giovanissime con figli al seguito, singoli amici o conoscenti che per un’amicizia si avventurano nelle nostre proposte, nell’eremo di San Valentino, durante una breve sosta, mi viene in mente una domanda: ma perché sono qui? Forse perché il mio desiderio di felicità, di bellezza è lo stesso di ognuno dei presenti e siamo qui insieme proprio per condividerlo?
Di fronte a tanta bellezza e di fronte all’Infinito, che diventa spettacolo per gli occhi e per la mente, queste domande emergono e possono anche non trovare risposta immediata, ma restano nel cuore con un tentativo di risposta.
L’escursione riprende su un percorso in cresta adiacente a dirupi. Il sentiero è evidente perché segue la linea dei cippi di confine fino alla cima (m 609, rosa dei monti, timbro e libro delle firme).
Proprio qui incontriamo l’altro Paolo che ci spiega l’importanza strategica che il Monte Sabotino ha avuto nelle due grandi guerre e alcuni aspetti relativi alla struttura del monte che successivamente approfondiremo con la guida Slovena.
Dalla cima proseguiamo verso il rifugio dove arriviamo poco dopo. Un’oretta di visita alle gallerie e alle fortificazioni permanenti. Ore 13:30 si pranza insieme! Conversazioni e battute rendono la giornata ancora più piacevole perché è anche di questo che abbiamo bisogno.
Si conclude così l’escursione con gli amici del “Delfino” tra saluti e arrivederci a presto.
Grazie, Mariano per la proposta, anche se non hai potuto partecipare; grazie Fabio per l’organizzazione; grazie a Paolo per la descrizione e un grazie a tutti per aver condiviso una bellissima giornata.
Vice Presidente dell’Associazione Sportiva R. Dilett. “Il Delfino”
Dr. Luigi Valente