Benvenuto Natale!

Riceviamo e pubblichiamo volentieri l’articolo dell’amico Alberto Fornari. Un modo diverso per aiutarci a riconoscere un Avvenimento anche nelle cose semplici, un alunno che corre, che accadono intorno a noi.

Buon Anno 2012 a chi ci segue.

PA

Benvenuto Natale!

Corre.

È da solo nella pista: la giornata gelida ha consigliato gli insegnanti di tenere gli alunni tappati in palestra. Ma lui doveva recuperare il voto sulla corsa di resistenza; per due volte aveva rimandato, ma oggi è l’ultima lezione prima delle vacanze di Natale, con cui si chiude il trimestre. Allora ha deciso. E adesso corre.

È partito un po’ troppo veloce e l’ho richiamato. Ha obbedito, forzando la sua indole un po’ ribelle.

“1′ e 42”. Buono, continua così”  gli dico al passaggio del primo giro.

Non mi risponde, concentrato nello sforzo.

Lo seguo con gli occhi mentre spinge forte, in una corsa non fluida ma potente. Le gambe e le braccia, lasciate nude con una scrollata di spalle malgrado i miei consigli, e soprattutto il viso si stanno arrossando vivacemente. Nuvole di vapore sbuffano dalla bocca ad ogni respiro; il sudore comincia ad imperlare la fronte.

So bene quali meravigliosi meccanismi sta attivando il suo fisico per rispondere allo sforzo. Cuore, polmoni, muscoli, arterie, legamenti, nervi, ormoni, endorfine,…si sono messi in moto in una sinergia che ci appare strabiliante, pur nelle nostre conoscenze limitate. Ma quello che lui vive è tutt’altra cosa: sono le gambe che bisogna continuare a spingere; le dita gelate delle mani che fanno male; il cuore che pulsa in gola….Ed io so che non posso togliergli nulla di questa fatica, che è data solo a lui, in modo assolutamente personale. Neanche le sensazioni che ha posso davvero conoscerle. E allora che ci sto a fare io lì? come mi permetto di stabilire dei limiti, minacciare insufficienze?

“3′ e 21”. Bene, sei regolare.”

Due giri sono fatti; in tutto deve farne quattro. Adesso è a metà pista, dalla parte opposta a dove sono io. La sua figura si staglia sullo sfondo della siepe; il passo è un po’ più affaticato, ma ancora energico. È una giornata radiosa, aria tersa, sole splendente. Nel silenzio irreale si sentono solo i suoi passi che si avvicinano ed il cinguettio di alcuni passeri a bordo campo. Ci siamo solo noi due: lui, un’esplosione di calore in movimento; io, un ghiacciolo con il cronometro in mano.

“5 e 11. Perfetto “

Fisicamente non ci dovrebbe essere nessun problema, perché il tempo fissato per ottenere la sufficienza, 7′,30”, è ampiamente alla sua portata. Ma c’è ben altro in gioco. Lui non sa se ce la può fare, deve affrontare qualcosa che non conosce, deve fare un passo oltre il suo limite. Molti compagni, più allenati, hanno superato la prova in scioltezza; altri si sono arresi, senza provare o ritirandosi. È rimasto lui, da solo. Ed è un ragazzo con dei problemi. Ed è l’ultimo giorno di scuola.

“7′ e 21” !!! Sei un grande! Prendi addirittura 7!”

Si butta a terra. Una colonna di  vapore si solleva dalla maglietta, dai capelli, dalle braccia. Non sorride. Si rifugia presto negli spogliatoi. Quando esce mi fa un cenno di saluto appena abbozzato e si avvia verso la classe. Non è facile stare di fronte al nuovo.

Spesso non ci accorgiamo di ciò che accade, siamo superficiali e scivoliamo via. Ma oggi un ragazzo ha fatto un passo dentro il Mistero, è accaduto qualcosa che prima non c’era. E questo è straordinario. La conquista è stata tutta sua, ma io ero lì, a desiderare con lui, a chiedere con lui. Ed ho visto accadere l’imprevisto: un lampo di novità in lui, che ha acceso anche me.

Benvenuto Natale!

Alberto Fornari (1)

 

(1) Presidente dell’Associazione Culturale Sportiva DINAMICA, nata come cooperativa nel 1987, operante nell’attuale forma dal 1994 ed ha sede presso l’omonimo Centro Attività Motorie in via Porta Merlonia 6/A, Forlì. La finalità precipua dell’Associazione è l’educazione della persona attraverso la motricità. www.dinamicacentro.it