Il gruppo Andarpermonti nasce nell’estate del 2004 su iniziativa di un gruppo di genitori amanti della montagna per proporre ai propri figli, gran parte alle scuole superiori, un’estate diversa alla scoperta delle bellezze naturali della montagna Friulana.
L’organizzazione e la pianificazione delle gite erano molto semplificate e pensate principalmente per colpire la curiosità dei ragazzi, che altrimenti non avrebbero partecipato volentieri, anche se una volta partiti facevano gruppo dimenticando subito la fatica del percorso.
E’ nato così un cammino, non solo nel senso pratico del termine, anche per noi genitori, che ci ha portato a cercare un senso diverso, più compiuto, di quanto stavamo facendo. Abbiamo così iniziato a strutturare ogni gita, cercando un filo conduttore per ognuna: la bellezza di un percorso, la vetta con un ampio panorama, arrivando infine agli incontri con persone del posto che ci hanno accompagnato nella scoperta di storie, ambienti e luoghi che non conoscevamo. Avendo sempre bene in mente che il raggiungimento della “vetta” non era il vero fine della giornata. La fatica del cammino e della salita non dovevano essere un peso, lo scotto da pagare per raggiungere la meta, ma un momento di difficoltà da condividere camminando insieme perché sapevamo che, fidandoci della nostra guida del momento, quanto ci aspettava alla fine della fatica era una cosa bella.
Nel frattempo i ragazzi sono diventati grandi e hanno preso strade diverse, ma noi manteniamo sempre viva la nostra attività per condividere questa ricerca di bellezza e voglia di amicizia con chi vuole camminare insieme a noi.
In attesa delle prossime escursioni…
RITROVO E PARTENZA: Moggio Udinese Pzz.le Gino Nais presso monumento ai caduti – ingresso campo sportivo ORE 9:30.
DESCRIZIONE: Camminata lungo i sentieri della val Aupa. Visita al Rifugio GRAUZARIA e pranzo in compagnia. Si richiede l’iscrizione all’uscita entro il giorno 11/05/2022 (specificando nelle note l’eventuale prenotazione al pranzo) su:
Viaggio sull’ Isola di Redona, domenica 3 aprile 2022
Ritrovo: ore 9.30 a REDONA di Tramonti di Sopra (PN) presso la Locanda al Lago poi a spasso tra le sue splendide borgate, conosceremo la storia del paese che doveva essere cancellato dalla cartina ma che ancora esiste grazie alla volontà di alcuni suoi abitanti di non lasciare l’amata valle. Parleremo della storia delle genti che vi hanno abitato e incontreremo chi ci vive oggi. E alla fine… aperitivo con vista lago per tutti!
ISCRIZIONI:ENTRO
IL 1 APRILE sul form che trovate al
link:
Gita a Malga Glazzat Alto
e anello del Cuel da lis Jerbis.
Sabato le previsioni meteo
per il giorno dopo non erano entusiasmanti. Cielo coperto al mattino
e precipitazioni a partire dalle quattordici. Dopo una rapida
consultazione via Whatsapp decidiamo che comunque si può fare:
appuntamento confermato, k-way nello zaino e si va! Alle nove (quasi)
in punto di Domenica mattina siamo tutti in piazza Gino Nais a Moggio
Udinese. Amici vecchi e amici nuovi. Con le macchine risaliamo la Val
Aupa fino a Sella Cereschiatis (1066m) da dove, lasciata la strada
provinciale, imbocchiamo la forestale che porta alla meta della
nostra gita. La strada forestale attraversa boschi di faggio ed a
tratti si affaccia su dirupi mozzafiato. Superata una prima serie di
ripidi tornanti arriviamo ai prati di Glazzat Basso (1155m). Saliamo
ancora fra le prime abetaie e raggiungiamo Malga di Glazzat Alto
(1348m). Parcheggiamo le auto e issiamo gli zaini in spalla. I
ragazzi della malga ci accolgono con la gentilezza e la pacatezza di
chi ha scelto di vivere e lavorare lontano dal trambusto e dai ritmi
cittadini. La bellezza del luogo e del panorama ci hanno subito
stupiti. Il Glazzat è un monte erboso e rotondeggiante che si
affaccia sulla Val Canale sopra Pontebba. La cima è completamente
adibita a pascolo e l’assenza di alberature sulla sommità regala
un’ampia vista panoramica sulla valle sottostante e sull’arco alpino.
Grazie all’occhio esperto di Paolo riconosciamo varie cime: lo Zuc
dal Bor, il Gleris, il Cimone, il Montasio, il Canin, il Cavallo e
altri ancora. Qualcuno forse anche ce lo inventiamo. Chissà?!
Dopo aver detto tutti assieme l’Ave Maria al cospetto dei monti ci mettiamo in cammino. Purtroppo, come da previsioni meteo, le nubi grigie incombono abbastanza minacciose fra il monte Cavallo e lo Zermula. Facciamo quasi finta di niente e ci avviamo con passo deciso e allegro verso i boschi. Salito un primo tratto abbastanza ripido la carrabile si interrompe e noi imbocchiamo il sentiero che in lieve pendenza si inoltra nel bosco più fitto. Il clima è fresco, il sottobosco sta restituendo la frescura che ha accumulato durante la notte e si cammina molto bene. A valle abbiamo un maestoso bosco di faggi, a monte gli altissimi abeti. Luoghi gloriosi per cercatori di funghi porcini e mazze di tamburo. Ma la luna non è ancora quella giusta e non incontriamo né funghi né fungaioli. Dopo poco più di mezz’ora di marcia giungiamo al Cuel da lis Jerbis (1537m), punto più alto della nostra passeggiata e sosta designata. Qui il bosco si apre in un bel prato di montagna dove troviamo una seduta ricavata da tronchi d’albero. Ci accomodiamo e facciamo uno spuntino. Usciti dal bosco possiamo dare un occhiata più attenta al cielo che resta grigio. Ma da qui non vediamo più le nubi minacciose che avevamo finto di ignorare alla partenza. Ottimismo. Mentre gli escursionisti più piccoli riposano ancora un poco presso la seduta in legno, la maggior parte di noi guadagna la cima del colle affrontando una breve salita fuori sentiero. Dal punto panoramico si scorge giù nella valle la strada che sale da Studena (Pontebba) e, passando da Cason di Lanza, svalica oltre lo Zermula per raggiungere il comune di Paularo. Paularo e Pontebba, nella nostra geografia mentale per lo più automobilistica, sono solitamente percepiti come due luoghi lontani e collocati in parti diverse della regione. Paularo in Carnia a nord di Tolmezzo e Pontebba in Val Canale sulla strada per Tarviso. Da qui scopriamo che sono in realtà molto più vicini fra loro.
Torniamo giù al prato, dove i piccoli escursionisti ci attendono. Finita la sosta riprendiamo il sentiero che scende a valle verso Sella Cereschiatis. Giù per il bosco di faggi costeggiamo un rio inizialmente secco che più scendiamo più si arricchisce d’acqua. Diventa un ruscello più o meno nel punto in cui noi lo guadiamo. Lasciamo il sentiero che prosegue a valle e alla sua sinistra troviamo la via che procedendo a mezzacosta ci riporta al nostro punto di partenza. Usciamo dal bosco e sulla carrabile che solca i pascoli di Malga Glazzat troviamo il regalo più bello: sembra proprio che le previsioni meteo fossero sbagliate. Non pioverà più. Il cielo è azzurro, Niente più nuvoloni minacciosi. Restano solo alcuni innocui e simpatici nuvolotti bianchi che il vento fresco e asciutto sposta da una vetta all’altra. Il sole splende sui bianchi sassi che scricchiolano sotto gli scarponi. Sono le tredici, siamo in perfetto orario. In poco più di due ore di cammino abbiamo completato il nostro itinerario. Ancora pochi passi ed eccoci alla malga dove ci attende un meritato ristoro. Gli avventori sono numerosi. Le tavolate, all’aperto e protette da strutture a teloni, sono tutte occupate. Tranne la nostra che abbiamo prenotato per tempo. In malga preparano deliziose ricette a base di ingredienti tipici che producono qui. Gnocchi al ragù di agnellone, fregolòtz alla ricotta e erbe, ottimo frico con patate e formaggio di montagna, torte fatte in casa e gelato di latte delle mucche che pascolano nei prati lì di fronte. Malga Glazzat è un agriturismo con possibilità di alloggio gestito da giovani ragazzi di Moggio che alcuni anni fa si sono riuniti in azienda agricola. Producono formaggi e allevano mucche, pecore e maiali. Il menu è ottimo, i sapori sono genuini e la birra è fresca. Il panorama è stupendo. Siamo contenti. La gità che abbiamo fatto è la camminata più fruibile per dislivello e tempo di percorrenza della zona del Glazzat. E’ adatta veramente a tutti. Ci sono anche altri percorsi leggermente più impegnativi che possono dare belle soddisfazioni a chi volesse visitare questi luoghi. Con una deviazione di poco più di un’ora dall’anello che abbiamo percorso si può raggiungere ad esempio la Vetta della Crete dal Cronz (1664m). Altri percorsi che partono sempre da Malga Glazzat conducono in luoghi di interesse storico relativi alla prima guerra mondiale. Dopo pranzo restiamo ancora un poco a goderci la pace del posto, le montagne e l’aria pulita. La malga è molto confortevole, gli spazi esterni ben curati. A disposizione degli escursionisti troviamo delle invitantissime sedie a sdraio. Qualcuno di noi ha potuto così godersi un sonnellino digestivo. Altri hanno optato per caffè e grappe alle erbe di montagna. I più piccoli si sono divertiti con la tenda indiana e altri giochi all’aperto. E la compagnia degli Amici del Delfino? Ineguagliabile come sempre!
L’Associazione Sportiva R.D. ll Delfino, propone per domenica 13 Giugno 2021 il “Sentiero della Sdricca”.
RITROVO E PARTENZA: Via Natisone, 34, 33044 Manzano UD, Italia ore 09:30
Un
percorso misto che si sviluppa tra le colline che costeggiano il
fiume Natisone a nord-est di Manzano in un paesaggio intercalato da
boschi e terrazzamenti coltivati a vigneti.
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