Chiusura gite estive 2012 del gruppo Andarpermonti

Ottobre 2012

Finalmente, dopo il rinvio dovuto al persistere di avverse condizioni atmosferiche, si è fatta l’escursione a Casera Caal, nel Parco delle Prealpi Giulie, a conclusione della programmazione delle gite estive 2012 organizzate dal gruppo Andar per Monti, Associazione sportiva Il Delfino.

Forse, rispetto alle precedenti escursioni, questa non sarà ricordata per l’adesione più numerosa, per la più elevata altitudine raggiunta, per la vastità del panorama offerto, i cieli azzurri o le fioriture dei narcisi.

Chi ha partecipato ha però avuto la possibilità di portare a casa alcune piccole e semplici immagini, come delle cartoline illustrate, a ricordo delle sensazioni vissute.

Ha conosciuto le peculiarità della storia e dell’architettura resiana, con i famosi stavoli disseminati lungo la valle, una specialità dell’amico Francesco.

Ha attraversato, lungo una traccia evidente e ben segnalata, un bel bosco di faggio infiammato dai caldi colori autunnali.

Si è fermato alla casera ha preparato con semplicità l’ambiente per il pranzo.

Oppure ha proseguito per la cima del Monte Plagne, per ulteriori quattrocento  metri di dislivello, dove ha potuto solo intuire l’imponenza del versante resiano del monte Canin, coperto dalle nuvole scure e cariche di umidità.

Ha sostato per il pranzo in una vecchia casera ben ristrutturata e trasformata in accogliente ricovero per escursionisti, dove ha consumato uno spuntino a base di pane, salame, patate americane e castagne arrostite su una cucina economica, in un ambiente riscaldato dal calore del fuoco, del buon vino e della buona compagnia degli amici.

E’ infine tornato a valle, percorrendo a ritroso i propri passi, nella calma del bosco autunnale che, come un ombrello naturale, l’ha protetto dalle poche gocce di pioggia cadute.

Ha portato a casa piccole e semplici immagini, come detto, da custodire nel cassetto dei ricordi; come ricordava l’amico poeta Livio: ”Polvere di stelle”.

 

Un grazie a chi ha pensato i percorsi, studiato carte e guide, camminato per sentieri provando percorsi diversi e alternativi, con il pensiero e l’attenzione a chi poi avrebbe potuto partecipare alla gita, esperti e no.

 

Arrivederci alla prossima gita invernale.

 

Paolo Andreoli